PARS MASARICIA- PARS DOMINICA
Nella curtis la proprietà terriera è divisa in due parti: a la pars massaricia (parte riservata ai contadini), che è frazionata e afdata a contadini liberi con vari tipi di contratti di poppa; l'aftto di solito è pagato in natura, cioè cedendo al signore una quota dei beni coltivati (cereali, vino, ecc.); b la pars domìnica (parte riservata al signore), che è l'area più vicina alla residenza padronale. Quest'area è gestita direttamente dal signore ed è coltivata da servi che ricevono da lui vitto e alloggio. Nei momenti in cui è necessario, il lavoro dei servizi è integrato dal lavoro dei coloni della pars massaricia, che sono obbligati a funzionare corvées, cioè un certo numero di giornate di lavoro non retribuite nelle terre della pars domìnica.

Il sistema è diventato un obiettivo economico primario l'autosuficienza: ovvero, la produzione dei beni agricoli deve bastare alla sopravvivenza degli abitanti della capitale, cioè del villaggio che è anche il centro amministrativo ed economico del sistema e di tutti i paesi che gli gravitano Intorno. Tuttavia, in alcuni casi, le aziende così organizzate riescono a produrre anche qualcosa in più rispetto a ciò che serve all'autosufcienza della cura. Sono soprattutto i signori che possono gestire questo surplus (cioè il 'di più' prodotto).