storia
il sistema curtense
Dal IV al IX secolo l'Europa centro-occidentale viene distrutta da grandi invasioni barbariche. Sotto il loro primo contatto l'Impero romano si spezza. Nel 395 l'imperatore Teodosio lo divide in due aree, una occidentale e una orientale, governata da due distinti sovrani.
La ruralità:
cioè la popolazione europea è prevalentemente dispersa nelle campagne
La costante reazione della popolazione: colpire le aree urbane quindi lo spettacolo della città è ormai quasi tutto spopolato. Molte case abbandonate diventano un diroccato ricovero nel quale
i pastori sostituirono le loro pecore, le loro capre, i loro maiali, mentre invasi dalle erbacce o dagli orti di fortuna interni quartieri e divennero una rovina. Ma anche in campagna le cose non migliorano: la sostituzione globale della
popolazione significa che pura lì ci sono pochi uomini che possono lavorare la terra. E così molte zone un tempo coltivate adesso vengono abbandonate,

Parte Occidentale e Parte Orientale

La parte Orientale riesce a costruire un impero autonomo (bizantino) , la sua capitale è Bisanzio-Costantinopoli. ha un dominio territoriale centrato sui territori che circondano il Mar Egeo; la sua estensione geopolitica per lunghi periodi di tempo include anche parti della Penisola italiana. Al contrario della precedente la parte occidentale invece cede subito
l'Europa centro-occidentale
Nel 476 Odoacre (476-93), un capo militare di origine germanica, depone dal trono dell'imperatore romano d'Occidente, Romolo, soprannominato “Augustolo” per la sua giovane età, sancendo ciò che è ormai già evidente a chiunque, ovvero il crollo definitivo delle istituzioni imperiali nell'area occidentale.
da questa dinamica che dipende dalla forma essenziale del Medioevo: la ruralità e la costante attenzione della popolazione.
PARS MASARICIA- PARS DOMINICA
Nella curtis la proprietà terriera è divisa in due parti: a la pars massaricia (parte riservata ai contadini), che è frazionata e afdata a contadini liberi con vari tipi di contratti di poppa; l'aftto di solito è pagato in natura, cioè cedendo al signore una quota dei beni coltivati ​​(cereali, vino, ecc.); b la pars domìnica (parte riservata al signore), che è l'area più vicina alla residenza padronale. Quest'area è gestita direttamente dal signore ed è coltivata da servi che ricevono da lui vitto e alloggio. Nei momenti in cui è necessario, il lavoro dei servizi è integrato dal lavoro dei coloni della pars massaricia, che sono obbligati a funzionare corvées, cioè un certo numero di giornate di lavoro non retribuite nelle terre della pars domìnica.
Il sistema è diventato un obiettivo economico primario l'autosuficienza: ovvero, la produzione dei beni agricoli deve bastare alla sopravvivenza degli abitanti della capitale, cioè del villaggio che è anche il centro amministrativo ed economico del sistema e di tutti i paesi che gli gravitano Intorno. Tuttavia, in alcuni casi, le aziende così organizzate riescono a produrre anche qualcosa in più rispetto a ciò che serve all'autosufcienza della cura. Sono soprattutto i signori che possono gestire questo surplus (cioè il 'di più' prodotto).